In pochi giorni hanno aperto i battenti a Firenze due progetti interessanti: l’Orto San Frediano, la prima garden kitchen cittadina, e la gastronomia di quartiere Tecum
Doppia novità, tra cuore e periferia fiorentina. Da un lato in Oltrarno apre Orto San Frediano, la prima garden kitchen cittadina, dall’altro debutta la gastronomia di quartiere Tecum. Ecco le due novità:
Orto San Frediano in Oltrarno
Da un’idea della chef Enrica Della Martira nasce “Orto San Frediano”, uno spazio di nuova concezione in cui la passione per la cucina prende forme inedite e coinvolgenti. Il progetto, concepito durante i lunghi mesi del lockdown, è fortemente connesso al luogo in cui sorge: il Giardino Torrini, un’area verde di 3.500 mq, che fino agli anni Ottanta è stato sede di un importante vivaio di proprietà della famiglia.
Lo spazio è stato completamente riqualificato nel rispetto del paesaggio, della sua vocazione e dei suoi elementi storici più preziosi, come un uliveto secolare che ancora produce ottimo olio. La garden kitchen di Enrica Della Martira ruota intorno all’orto-giardino disegnato e allestito dal vivaista Paolo Mati: in cucina esperienza, professionalità e creatività incontrano la freschezza dei vegetali a km 0. Orto San Frediano è soprattutto una scuola di cucina innovativa dove convergono le diverse esperienze che Enrica ha maturato nel tempo: un’offerta formativa contemporanea e connessa al territorio con corsi collettivi e lezioni individuali per una reale “garden to table experience”.
Tecum in San Jacopino
La gastronomia di quartiere Tecum (dal latino, con te) nasce dalla volontà di quattro ragazzi – lo chef Andrea Pierucci, i fratelli Francesco e Claudia Scognamiglio, e Marcela Castaneda Florian – nel quartiere di San Jacopino/Maragliano, con l’obiettivo di far rivivere quel concetto di “alimentari sotto casa” caro alle generazioni pre-supermercato, ricco di prodotti selezionati e fornitori locali, un luogo dunque dove trovare una cucina elaborata ma confortante da consumare sul posto o presso la propria abitazione.
L’offerta gastronomica della tradizione toscana viene affiancata da nuove combinazioni che si ispirano anche alla tradizione mediterranea e regionale italiana, facendo attenzione alla sostenibilità (materie prime di provenienza locale, produzioni rispettose dell’ambiente e della vita di fornitori e animali, e preparazioni vegetali di stagione, ecc…). In cucina, come detto, lo chef Andrea che ha maturato esperienze al fianco di Simone Cipriani – dal Santo Graal a Faq – nonché da Foody Farm o all’Osteria dell’Enoteca.
Il locale è aperto dal lunedì al sabato dalle 10 alle 22, e la domenica a pranzo: un orario atipico rispetto ad altri ristoranti del quartiere proprio perché vuole essere inclusivo e vicino alle persone, coprendo i servizi della colazione (dolci da banco), del pranzo (selezione di arrosti, piatti tipici e gastronomici) e dell’aperitivo (selezione di birre, vini e miscelati), ma anche quello di piccolo alimentari con prodotti confezionati e pane fatto in casa (selezione di prodotti locali come pasta, composte, sughi ecc).