Nel 1869 vedeva la luce a Firenze il Grand Hotel Minerva. Esattamente un secolo e mezzo dopo, l’albergo in Santa Maria Novella celebra il suo 150° compleanno con un cocktail e un menù ispirato agli esordi
Nel luogo ove sorge l’Hotel Minerva vi era, nel Medioevo, un edificio che apparteneva alla Compagnia dell’Arcangelo Gabriele, una delle tante confraternite fiorentine legate al convento di Santa Maria Novella. Nel 1472 l’edificio fu ceduto allo Spedale della Scala diventando un importante istituto assistenziale della città. L’istituto fu trasformato in albergo nell’Ottocento: tra i suoi primi ospiti, il poeta americano Henry Wadsworth Longfellow che vi soggiornò dal 1867 al 1872, periodo in cui lavorò alla traduzione della Divina Commedia.
Dalla terrazza del Grand Hotel Minerva, con una piscina panoramica e una vista che ha pochi uguali in città, è iniziata la serata di celebrazione, con la degustazione del Milk Punch ideato dal barman Julian Biondi con i prodotti della vicina Officina Farmaceutica di Santa Maria Novella. È stato creato con una vecchia tecnica, popolare tra il XVII e il XVIII secolo, che usa il latte per schiarire i cocktail e, come vuole la tradizione, è “una parte acida, due di dolce, tre di forte, quattro di debole e… spezie”. Tra gli ingredienti magici: Liquore Mediceo dell’Officina, gin locale, gocce di china dell’Officina e tè verde.
La cena è proseguita con i ravioli ripieni di ricotta e strigoli (Silene rigonfia), intingolo arrosto e pecorino, fino al colombaccio al dolce e forte con tartufo, piatto “importante” nei sapori ben accompagnato dai vini Nipozzano. Infine il dolce, un omaggio a Firenze della pastry chef Matilde Morandi (già citato dall’Artusi) a base di uvetta, pane e crema.
Grand Hotel Minerva Firenze
piazza S.Maria Novella,16
Tel.+39 05527230
www.grandhotelminerva.com