Della “taperia all’italiana” in via Santo Spirito avevamo parlato qualche tempo fa, quando il locale apriva i battenti. Rispetto ad allora, da Italian Tapas qualcosa è cambiato: servizio al banco, menù rinnovati, prezzi ritoccati (al ribasso) e abbinamenti coi cocktail
Per chi ama concedersi un viaggio nelle tapas di qualità senza cadere nello scimmiottamento delle preparazioni spagnole era e resta una meta importante: negli ultimi tempi, però, Italian Tapas – la “taperia all’italiana” in via Santo Spirito, pochi passi prima dell’omonima piazza dell’oltrarno fiorentino – ha cambiato la rotta, senza tradire la sua anima ma ritoccando qua e là la formula.
Partiamo dal menù: rispetto agli esordi (qui il racconto) i piatti sono cambiati, semplificandosi appena un po’ ma sempre ben al di sopra della media di ciò che ci si aspetta da una taperia. Ne è un esempio il pacchero ripieno di ricotta con sugo di ‘nduja, nella foto in alto. Le dimensioni si sono ridotte – dove prima c’erano tre assaggi adesso ce ne sono due – ma in maniera lineare anche i prezzi sono stati ritoccati al ribasso.
La vera novità è invece nel doppio menù: accanto a quello al tavolo, tradizionale (anche se è sparito il disco vibrante per le ordinazioni, un espediente che ancora stenta a decollare), ne è arrivato uno “al banco” da abbinare ai cocktail che per l’occasione sono stati impreziositi dal barman Jacopo. Può sembrare una novità non straordinaria, ma prima di giudicare vi consiglio di provare le cipolline borrettane, fatte in casa sott’olio: a un prezzo del tutto accessibile (2 euro) sono un eccellente modo di iniziare la cena, così come la giardiniera.
E se il sushi di lampredotto che rappresenta la specialità della casa deve forse affinare qualcosa nella cottura del riso, il menù di Italian Tapas nel suo complesso offre diverse proposte di buon livello, grazie alle intuizioni dello chef Giulio Scheggi e degli ideatori del concept, i fratelli Marco e Matteo Laporta: dall’hamburger vegetariano alla “cotoletta” di lingua allo gnoccone ripieno di pecorino e crema di melanzane fino ai dolci, tra cui spicca un soufflé di nocciole e mousse di cioccolato fondente.