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James Maddock, Dolcetto e territorio: Clavesana cala gli assi

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Ci sono storie che vale la pena raccontare. Perché altrimenti resterebbero lontane dai riflettori, da quelle pagine patinate che fanno del blasone e del “già scritto” l’unica chiave per accedere all’olimpo del vino. Invece ci piace pensare che talvolta anche nei luoghi più reconditi del nostro Paese – ma non per questo meno meritevoli di essere scoperti e riscoperti – l’impegno e la passione possano dare frutti di un certo valore. E’ il caso del Dogliani di Clavesana, nome che la mente accosta subito all’universo del Dolcetto. Siamo in Piemonte, dunque, nella zona delle Langhe. E’ qui che l’azienda omonima (www.inclavesana.it) ha organizzato il festival Rock & The Wine – emanazione del Crete Senesi Random Rock Festival – che nella prima sessione ha ospitato James Maddock e il 20 luglio vedrà Dick Hamilton sul palco della piccola frazione di Surie.

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Il connubio con la musica è stato pensato per far conoscere il proprio vino, ma in realtà è servito per raccontare qualcosa di più, un intero territorio e le sue potenzialità enologiche, gastronomiche e ricettive. Gli ingredienti sono stati mescolati con sapienza: il rock & roll del raffinato cantautore di ispirazione springsteeniana James Maddock e la sua band,

il Clavesana Dogliani 2012 (medaglia d’oro di Decanter), un tipico cibo yankee come l’hamburger, opportunamente rivisitato – scordatevi i BigMac, c’era ottima carne piemontese alla piastra e come formaggio la tuma locale –

e quasi duecento tra ospiti e amici della cantina che per una sera di sono sentiti davvero privilegiati. Già, perché se il vino era gradevole almeno quanto un buon hamburger a km zero, la musica ha dato un valore aggiunto di altissimo livello: ottimi strumentisti, feeling tra i membri della band, la voce ruvida di James, ritmo e cuore ma – per fortuna-  senza eccessive concessioni a personalismi, improvvisazioni o strizzate d’occhio a suggestioni pop.

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Sullo sfondo, le vigne delle Langhe, i campi, ma soprattutto la scuola. Una vecchia scuola elementare abbandonata da anni, che Clavesana e il suo direttore Anna Bracco hanno voluto prendere in consegna, rimettere a nuovo e trasformare in un luogo vivo e pulsante, un centro polifunzionale buono anche per la degustazione alla cieca del giorno successivo. Un luogo che, a partire dalle piccole sedie in legno dove si sono sedute intere generazioni di scolari, racconta del suo passato ma allo stesso tempo – fuor d’ogni retorica – intende parlare del presente e guardare alle sfide del futuro.

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Se la prima giornata di trasferta a Clavesana ha privilegiato l’aspetto musicale, il giorno dopo sono stati cibo e vino a far da protagonisti: sempre alla scuola abbiamo partecipato a una degustazione alla cieca di sedici diversi vini di Clavesana, divisi in quattro batterie secondo una formula innovativa creata ad hoc per facilitare il confronto. Scoperte interessanti, sia nel metodo di assaggio che nel merito dei vini: magari giocarsela alla pari con il Barolo sarà sempre dura, ma crediamo che l’obiettivo non sia affatto quello di rincorrere i cugini più blasonati, quanto di ammettere e valorizzare la propria specifica identità, puntando in maniera franca e schietta ai palati di consumatori da accompagnare, coltivare ed educare. “Vogliamo portare lontano il nostro vino – spiega Anna Bracco – non solo geograficamente ma anche nei modi di consumo, forti di un vino che unisce piacevolezza e godibilità a struttura e profondità”.

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Infine, il cibo: Clavesana ci ha dato l’opportunità di scoprire una selezione dei prodotti della tradizione gastronomica della Val Tanaro, dalla trota al burro d’alpeggio, dalla polenta di grano saraceno all’agnello locale, fino alle fragole di bosco con zabaione al dolcetto. Il ristorante Italia di Ceva con lo chef Paolo Pavarino e il Consorzio Valorizzazione e Tutela Prodotti Tipici Alta Val Tanaro (col prezioso aiuto dei “Piccoli Chef Ragazzi di Bagnasco”, un progetto che merita il plauso più sincero) hanno dato il meglio di sé.

Ma Rock and the Wine non è che a metà strada: la prossima tappa è il 20 luglio, col concerto del grande songwriter americano Dirk Hamilton nella chiesa delle Surie. Al concerto e alla cena del 20 luglio verranno ospitati gratuitamente i primi 30 fan che si prenoteranno direttamente presso la Cantina scrivendo a manuela@inclavesana.it o telefonando al numero 0173 790451. Informazioni e approfondimenti sul blog di Clavesana: www.siamodolcetto.it.

 

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