Finalmente si parte! Dopo aver annunciato l’evento Mondiali a Tavola e spiegato le regole e i raggruppamenti per girone, è arrivato il momento di mettere a confronto i piatti delle quattro squadre del Gruppo A (Brasile, Croazia, Camerun e Messico). Presentiamo ed esaminiamo i diversi piatti tipici:
BRASILE – Feijoada
La feijoada è uno dei piatti caratteristici della cucina brasiliana, probabilmente il più conosciuto e rappresentativo. Per chi ha passato del tempo in Brasile basta il nome a evocare atmosfere e sensazioni tipiche del Sudamerica, nonostante sia originario del Portogallo: oltre alla lingua, insomma, dalle zone a nord di Lisbona è arrivata anche questa specialità. Si tratta di un piatto a base di fagioli neri o bruni (a seconda che sia la versione carioca o bahiana), carne di maiale (orecchie, coda, piede, frattaglie, pancetta, lardo, salsiccia), carne di vacca (ventre seccato e salato), spezie e affini (aglio, cipollina verde, peperoncino, alloro, olio). Forse un po’ pesantuccio, come piatto, ma di gran sapore.
CROAZIA – Sarma
Si tratta di involtini di foglie di cavolo in salamoia o foglie di vite, scottate in acqua salata, che racchiudono un misto di carne macinata, riso e cipolla leggermente soffritta. Possono essere mangiate senza condimento, ma generalmente si servono accompagnate dalla panna acida. Sono presenti in tutte le occasioni, ma nel periodo di Quaresima vengono servite nella variante con le verdure al posto della carne. Piatto tipicamente balcanico, una sua variante si trova anche in alcune regioni d’Italia.
CAMERUN – Nkwa’ kuku
Si tratta di una polenta accompagnata con una salsa bianca a base di arachidi. Non si conosce molto altro su questo piatto, che comunque rappresenta uno dei piatti più tradizionali della cucina camerunese.
MESSICO – Tortillas
Qui va subito sfatato un mito: la tortilla è la focaccina sottile di forma rotonda tipica della cucina messicana, mentre quando questa viene ripiena prende il nome di taco. La tortilla in sé viene preparata utilizzando della farina di frumento o di mais. In alcune zone del Messico la tortilla viene impastata impiegando una particolare farina di mais bianca, denominata “masa harina”, che in Italia risulta non sempre facile da trovare.
Chi merita di passare il turno, secondo voi? Votate!
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