giovedì 28 Marzo 2024
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Mugello: è nato Borgo!, l’Italian fast food a mezz’ora da Firenze

Nel cuore del Mugello apre Borgo!, lo slow fast food all’italiana. Un inno alla semplicità e un invito a ritrovare il tempo della convivialità fra amici, familiari o perfetti sconosciuti

E alla fine arriva Borgo! Il punto esclamativo è voluto, perché a Borgo San Lorenzo è stato recentemente inaugurato uno slow fast food dedicato alla pasta fresca, ma anche all’ospitalità nel senso più ampio del termine. La ripartenza del Mugello inizia proprio da qui, dal cuore di questo suggestivo territorio, con un format improntato sulla convivialità e la condivisione, su un cibo genuino e a km 0, in un ambiente informale e con ritmi flessibili. L’atmosfera è non a caso quella di un borgo rimasto autentico, ma l’esperienza è contemporanea: all’entrata si riceve un pagers che serve per vedere il menu avvicinando lo smartphone, ordinare, sapere quando è pronto l’ordine. L’offerta è suddivisa in tre colori che richiamano le logiche intuitive del fast food, ma l’invito è a restare tutto il tempo che si vuole, per bere qualcosa, stuzzicare l’appetito o anche solo leggersi un buon libro nel giardino esterno del locale.

Borgo! –  affiancato a livello di hospitality da Borgo Hospitality, sei appartamenti recentemente ristrutturati all’interno di un palazzo d’epoca nel pieno centro storico di San Piero – porta la firma di due giovani imprenditori, Simona Pasquini e Simone Caiazza, coppia nella vita e nel lavoro che durante il periodo più nero della pandemia non si è voluta arrendere e ha scelto piuttosto di inseguire un sogno comune: dar vita alla propria rivisitazione – rigorosamente all’italiana – del concetto di fast food. Un Italian fast food, dunque, che mette al centro lavorazioni manuali, alta qualità delle materie prime e socialità, con una proposta destinata a ispirare tanti altri produttori e investitori in giro per il mondo.“Abbiamo sempre creduto – dichiarano in coro Simona Pasquini e Simone Caiazzache per creare un locale davvero speciale, non servissero menu sofisticati, arredi di lusso o mise en place particolari. Borgo! è un inno alla semplicità perché alla base di tutto quello che è stato costruito ci sono i valori con i quali siamo cresciuti e nei quali ancora crediamo”.
Semplicità e genuinità sono proprio le parole d’ordine. Lo si capisce dal menu stesso, una sorta di magazine che raccoglie storie di cibo e di umanità, detti popolari e piatti del ricordo resi attuali da una presentazione fresca e senza troppi giri di parole. Lo si respira nei locali, accoglienti, giovanili e colorati, senza la rigidità di un ristorante classico. Lo si assapora grazie ai piatti intrinsecamente legati a questo territorio: i formaggi freschi, la carne da allevamenti bio, verdura e ortaggi di stagione. Immancabili i tortelli mugellani, con profumato ripieno di patate e condimento a scelta tra ragù classico, ragù d’anatra e varianti stagionali come funghi porcini o prugnoli. La pasta fresca fatta in casa in generale gioca da protagonista, tra ravioli ricotta e spinaci o con scamorza affumicata al tartufo e tagliatelle.
Da non perdere neanche i pinzi (un twist sui coccoli che rappresenta indubbiamente un’ottima idea per l’aperitivo), pasta cresciuta e fritta preparata in base a un’antica ricetta passata di generazione in generazione ed ereditata dai titolari quando hanno rilevato una storica attività di catering del territorio. Ad accompagnarli salumi e formaggi di produttori locali. Completano il menu i taglieri misti, oltre a tartare di manzo, polpette home made e altre alternative vegetariane. Chiosa inevitabile sulla parte beverage, allo stesso livello di quella food. Insieme a un’ampia lista di vini e birre locali, la collaborazione col gruppo di Elementi – Cocktail & Pizza ha portato alla creazione di una bar station in grado di proporre tanto i grandi classici quanto e soprattutto interessanti signatures che tributano nei loro ingredienti proprio la Toscana e le sue materie prime più invidiate.
Questi gli ingredienti del nuovo Borgo! di Borgo, un nuovissimo spazio che punta a ricreare proprio la sensazione di paese e di famiglia dagli interni, curati dagli architetti di Be Architects, allo studio dell’immagine e all’esperienza complessiva che si sperimenta varcando la soglia del ristorante, pensata dall’agenzia di comunicazione WE RAD.

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Emiliano Wass
Emiliano Wass
Antropologo, docente universitario, consulente editoriale, traduttore e curatore. All'enogastronomia arriva dall'antropologia, convinto che il cibo sia l'unico vero elemento identitario delle persone. Ha svolto lavoro di campo in Messico, occupandosi di diritti e tradizioni indigene. Ha scritto su Finzioni, Doppiozero, Scrivo.me, Distillerie.it.

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