Dal 1 ottobre grande novità nel feudo della cucina italiana a New York: con l’arrivo – pardon, il ritorno – dello chef Matteo Boglione Le Cirque parlerà davvero toscano. Ritorno di fiamma tra il creativo cuoco fiorentino e il ristorante stellato di Sirio Maccioni
Come cantava Antonello Venditti, “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” (qui, per gli amanti della musica italiana). Bene, nel caso del ristorante Le Cirque di New York e dello chef fiorentino Matteo Boglione, il giro è stato davvero lungo, prima di tornare a stringersi la mano. Se dal 1 ottobre il creativo chef fiorentino diventerà executive chef del tempio della cucina italiana nella Grande Mela, i rapporti tra Matteo e la famiglia Maccioni erano iniziati almeno 15 anni prima e sono andati avanti nei luoghi più diversi.
Dopo aver lavorato insieme per appena tre mesi, infatti, l’idillio tra Matteo Boglione e Le Cirque sembrava essersi interrotto: lo chef ne ha approfittato per aprire un proprio ristorante a Tribeca – “dove però lavori solo sei mesi l’anno, per le particolari dinamiche che i residenti newyorkesi hanno con la ristorazione”, racconta – e poi gestire le “Osterie del Circo” (versioni più informali del locale, gestite dai figli della leggenda Sirio Maccioni) in India, a New Delhi, Bangalore e Mumbai.
Adesso per Matteo Boglione è arrivato il momento di tornare “alla base” a Manhattan, occupandosi della cucina de Le Cirque, da 40 anni tempio della cucina italiana per i Vip newyorkesi. “Il mio obiettivo – racconta, dalla terrazza dell’Una Versilia Hotel dove partecipa alla presentazione della kermesse A tavola sulla spiaggia, in cui sarà giurato – è realizzare una cucina italiana nello spirito ma rivisitata, pur senza dimenticare il legame col territorio di origine: mi è sempre piaciuto rielaborare anche il piatto più semplice, ed è quello che vorrei fare anche a Manhattan”. Eppure la sua storia come cuoco nasce a Firenze, all’ombra di un amico e mentore come Daniele Pescatore, oggi chef del ristorante “Da Pescatore” in piazza del Carmine: “Daniele è un genio, in cucina. Tutto ciò che so l’ho imparato da lui”.
E così, dopo che per anni le intuizioni di Sirio Maccioni hanno portato Le Cirque nell’olimpo della ristorazione statunitense, a partire dalla scelta dei vini (con una cantina da fare invidia all’Enoteca Pinchiorri), per il ristorante è tempo di un cambio di passo epocale: se quarant’anni fa era un must dover avere in cucina chef francesi, per incontrare i gusti della Grande Mela, adesso che le mani italiane hanno recuperato terreno rispetto ai cugini d’Oltralpe, anche per Le Cirque arriva il momento di chiamare a corte uno chef toscano. E così, con Matteo Boglione Le Cirque chiude il cerchio della sua fiorentinità.