sabato 27 Aprile 2024
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Palaia (Pisa), la rinascita di Villa Saletta nel progetto milionario degli Hands

A Palaia (Pisa) la trecentesca Villa Saletta rinasce per volontà della casata inglese Hands, che mette sul piatto 250 milioni di euro per tenuta, cantina e progetti per il territorio

ph. Alessandro Ghedina

Da tempo la campagna italiana è oggetto di forte interesse da parte di ricchi investitori stranieri sia per proprietà immobiliari con terreni e cantine che per aziende vinicole, viste come fonte di investimento commerciale. Le zone sono quelle dove si producono i vini italiani più venduti all’estero tra cui anche la Toscana: qui hanno acquistato proprietà rurali anche personaggi come Sting a Figline Valdarno e il fondatore del gruppo Orient-Express Hotels James  B. Sherwood, nel Chianti. Recentemente, a Greve in Chianti è arrivato l’imprenditore cinese della farmaceutica You Yi Zhu che ha acquistato l’azienda agricola Casanova – La Ripintura. Nella zona collinare vicino a Palaia (Pisa) la famiglia inglese Hands, attiva nel mondo della finanza e dell’hotellerie di lusso, ha acquistato nel 2000 Villa Saletta, con oltre 720 ettari tra boschi, ulivi, vigne, coltivazioni, un borgo trecentesco da cui prende il nome l’azienda, antichi casolari e ville per l’ospitalità.

ph. Alessandro Ghedina

La tenuta, risalente al 980 d.C., è appartenuta a quattro grandi famiglie: i Gambacorta nel 1300, poi i Riccardi – famiglia fiorentina di banchieri legata ai Medici che trasformarono Villa Saletta in un’azienda rurale nel corso del 16° e 17° secolo – e quella dei Castelli, infine la casa inglese Hands. Il progetto attuale prevede un mix & match fra ospitalità di lusso e produzione di vino e di altri prodotti. Alcune ville sono già state ristrutturate e sono già pronte per l’accoglienza mentre è previsto il restauro del bellissimo borgo antico di Villa Saletta, la realizzazione di un resort di lusso, la costruzione di una trattoria e negozio di prelibatezze locali e un ristorante gourmet.

ph. Alessandro Ghedina

Un investimento di 250 milioni di euro, di cui 60 già spesi per l’acquisizione della tenuta, per la costruzione della cantina provvisoria e per l’espianto e l’impianto delle vigne. Nel 2021 verranno stanziati circa 10 milioni dedicato a interventi a favore della comunità di Palaia. Prevista anche la costruzione della nuova cantina, che sarà terminata per la vendemmia 2022, con il recupero di una superficie esistente di 1100 mq, appartenente a un antico casolare, e di ulteriori 1600 mq destinati all’accoglienza, alla ristorazione ed ai wine club members. L’area dedicata alla vinificazione, totalmente interrata, si svilupperà su 2300 mq. La tenuta è amministrata dal 2015 dall’agronomo ed enologo David Landini che si occupa anche della direzione tecnica delle varie produzioni: il vino, poi olio, grani, erbe, frutta ed ortaggi.

Gli ettari totali di vigneti sono attualmente 30, di cui 17 in produzione (dato del 2020) con Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc che qui hanno trovato il loro giusto terroir. Buona la posizione delle vigne che si trovano sul crinale della collina in mezzo ai boschi e che risentono della brezza del mare poco lontano. La produzione annuale di bottiglie è di circa 100.000 destinate soprattutto al mercato straniero.

Ma veniamo ai vini. Saletta Giulia Toscana Igt 2015, 55% Cabernet Sauvignon e 45% Cabernet Franc, prodotto in 5 mila bottiglie, ha un profumo floreale di viola unito ad aromi di frutti di bosco e note speziate, balsamiche e boisé. Al gusto è intenso e dolce con tannini morbidi e persistenti e un finale piacevole. 980AD 2015, Cabernet Franc in purezza prodotto solo in 980 magnum con uve provenienti dalla parte più alta della collina. Al naso mostra sentori di frutti rossi, una bella speziatura, note balsamiche e erbacee, soprattutto di macchia mediterranea. Al palato è elegante, fresco, rotondo con bei tannini persistenti. Saletta Giulia Toscana Igt 2015, un blend elegante di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, può affianre in cantina anche per più di dieci anni donando così intensità.  Un vino con una persistenza notevole e un finale piacevole, prodotto in 5 mila bottiglie.

ph. Alessandro Ghedina

Saletta Riccardi Toscana Igt 2015, prodotto con Sangiovese in purezza (5 mila bottiglie). Il vino presenta aromi di cuoio e tabacco, frutta rossa matura e chinino. Al palato è sapido, ampio, con tannini morbidi e setosi e persistente sul finale. Chiave di Saletta Toscana Igt 2015 prodotto con tutti i vitigni della tenuta vinificati separatamente (20 mila bottiglie). Il vino è una vera e propria esplosione di profumi mentre in bocca è elegante con tannini morbidi e vellutati. Chianti Docg 2015, Sangiovese 92%, Cabernet Sauvignon 4% e Merlot 4% è un vino complesso ma equilibrato prodotto in 35 mila bottiglie con tannini importanti. Rosè Rosato Italiano 2018, un blend ottenuto con tutte le uve della tenuta (5 mila bottiglie è un vino bevibile adatto per ogni occasione. Fruttato, fresco, sapido, con una bella acidità e mineralità. Infine lo Spumante Rosè Millesimato 2014 Metodo Classico prodotto con uve di Sangiovese. Perlage elegante, buona bevibilità, molto delicato dove spiccano note di frutti rossi.

Villa Saletta

via Fermi 14, località Montanelli – Palaia (Pi)
tel 0587.628121
info@villasaletta.com
www.villasaletta.com

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