sabato 20 Aprile 2024
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Pizza, alleata di vita

Nell’anno dell’Expo, la pizza napoletana è candidata a diventare patrimonio Unesco dell’Umanità. Questa scelta rafforza  le nostre politiche e tradizioni agroalimentari, e ci protegge dalle contraffazioni. Eccone benefici e controindicazioni

Nata come cibo povero, realizzabile in pochi minuti e con pochi essenziali ingredienti, oggi la pizza presenta tante e tali varianti da rappresentare un pasto completo e perfettamente equilibrato, ma anche spesso tanta confusione…. La vera ambasciatrice dell’Italia nel mondo ha una storia antica, che partendo dalle focacce di farro in epoca pre-cristiana, ha superato la prova del tempo, attraversando epoche e continenti e conquistando i popoli di tutto il mondo.

verace pizza napoletana

La pizza, assieme allo street food, è ormai un oggetto di Sheffield in Inghilterra e dell’Università di Milano, che ha avviato un importante lavoro di comprensione tecnico-scientifica della pizza. Per esempio ha valutato la possibilità arricchire la farina della pizza con dei “brick” (degli sfarinati che provengono dai legumi germinati ossia dal chicco “ attivo” ancora non cresciuto più ricco e con  in maggior grado di assorbimento di micronutrienti quali vitamine o sali minerali  utili all’uomo).  Addirittura  è possibile concepire una pizza meno calorica, cioè con quasi il 30% di calorie in meno. Come fare? Si riduce la quantità di farina, cioè le dimensioni del “panetto” di pizza su cui va il condimento a 180 gr, al fine di rientrare (condimento permettendo) pure nelle 600 kcal consigliate per pasto; in conclusione: la pizza si avvia verso un futuro più salutare e …consapevole.

Dopo questa breve ma doverosa introduzione andiamo ad analizzare la pizza ed in particolare quali i suoi punti di forza e di debolezza:

Punti di forza della pizza

verace pizza napoletana

– Pizza come Elisir di lunga vita

Per tutti gli amanti della Pizza tradizionale, “ ora potete anche essere felici!” . Secondo il grande oncologo Umberto Veronesi la pizza tiene lontano il cancro. Con grandissima soddisfazione, la Fondazione Veronesi l’ha eletta Regina della sana alimentazione, dopo aver condotto studi sul licopene. Questo alleato, che  “colora” di rosso il pomodoro quando è maturo,  è preziosissimo per

  • le sue qualità antiossidanti
  • ritardare i processi di invecchiamento
  • ma soprattutto è un rimedio antitumorale tra i più potenti in natura!

Si è dimostrato che tutte queste capacità sorprendenti sono potenziate se il pomodoro viene  consumato cotto sotto forma di salsa  e combinato con l’olio di oliva extravergine. Infatti, la cottura, libera il licopene trattenuto all’interno del pomodoro e lo rende più assimilabile  dall’apparato digerente, quindi sulla pizza, i suoi effetti benefici aumentano di ben 5 volte. Quindi abbiamo un risultato certificato dalla medicina : la pizza è il rimedio che contrasta il cancro.

– Pizza come cura di bellezza

pizza

Proprio così, la pizza ci aiuta a restare giovani  e a contrastare l’invecchiamento grazie agli altri componenti ricchi di sostanze benefiche per l’organismo. Dunque, a parte la pasta, gli altri alimenti base sono:

  • la mozzarella:  ricca di calcio  proteine e vitamina D indispensabili per le nostre ossa
  • l’olio di oliva, meglio se extravergine, è uno dei condimenti base della dieta mediterranea che tutto il mondo ci invidia, ricco di antiossidanti e proprietà antinvecchiamento ci regala anche una bella epidermide grazie alla azione idratante dei suoi acidi grassi polinsaturi
  • il basilico : anch’esso ricco di sostanze benefiche
  • l’origano:  grande arma contro il tumore della prostata.

Punti di debolezza della pizza

verace pizza napoletana

– Quando e perché la pizza risulta indigesta?

Diciamo che  la colpa è dovuta più che ad una cattiva digestione si tratta di una cattiva lievitazione. Con la lievitazione, infatti, l’aumento di volume dell’impasto avviene grazie ai fermenti che scindono gli zuccheri disaccaridi in monosaccaridi e, contemporaneamente l’aggiunta di acqua attiva gli enzimi che scompongono gli amidi e il glutine dalla farina. Questo processo termina quando gli amidi della farina diventano zucchero semplice. Dunque se la farina non è di buona qualità o se non vengono rispettati i tempi limite di preparazione dell’ impasto il lavoro continua nel nostro stomaco dove gli enzimi continuano a cercare acqua, per proseguire il lavoro…

– Quando la pizza fa venire troppa sete dopo averla mangiata?

Può dipendere dalla scelta di farine di scarsa qualità, o ancora da una mozzarella scaduta oppure dall’utilizzo di oli di semi o di sansa o addirittura dall’eccessiva aggiunta di sale per correggere i difetti di scarsa maturazione dell’impasto.

Quando la pizza può essere pericolosa per la salute?

A volte un forno non correttamente pulito produce una farina carbonizzata che fa diventare le pizze “bruciacchiate sul fondo” e la cattiva gestione della temperatura di esercizio, genera produzione “fumo nero”  durante la cottura della pizza. Entrambi questi fattori creano prodotti come il benzopirene e benzoantracene, sostanze definite cancerogene e potenzialmente dannose per la salute. Per non parlare  dei cartoni utilizzati per la pizza di asporto, spesso il più usato è quello ricliclato che è anche illegale. Basterebbe comunque  pulire con maggiore frequenza il forno, evitare di produrre il fumo con una temperatura costante, e usare meno farina anche con l’aiuto di una pala forata, ed utilizzare cellulosa pura per i package da asporto.

– Quando la pizza fa ingrassare come il cioccolato?

Innanzitutto un consiglio per tutti: Mai pesarsi subito dopo aver mangiato la pizza o essere andati al ristorante. Meglio aspettare almeno qualche giorno perché l’organismo è capace come un portafoglio di “conservare” le calorie in più ma riutilizzarle nei giorni successivi appena ha bisogno di nuove energie. Attenzione a sovraccaricare la povera pizza di calorie inutili con alimenti troppo ricchi di grassi saturi dannosi come la panna o le patatine fritte o i formaggi stagionati , non sono  triplicheranno le calorie ma si attiveranno meccanismi di dipendenza bulimica. Infatti alcuni cibi altamente lavorati inducono il cervello  a provare piacere e a richiederne ancora. Lo rivela uno studio dell’ Università del Michigan.  In laboratorio è stato dimostrato come alimenti addizionati con grassi e zuccheri  vanno ad agire sui recettori della dopanima, nel nostro cervello,  proprio come accade per le droghe. Se questi recettori non vengono più stimolati il corpo se ne sente privato e di conseguenza li richede al proprio organismo innescando in tal modo il meccanismo della dipendenza.

Poche semplici regole sulla pizza

– Pizze semplici (Marinara o Margherita)
– Pizze ben cotte
– In locali di provata serietà e qualità per avere garanzia sulla pulizia periodica del forno, sulla qualità degli ingredienti utilizzati, sul rispetto dei giusti tempi di lavorazione e lievitazione
– Integrarla in una dieta varia ed equilibrata. Come recita un proverbio: “ il veleno è nella dose”.

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