All’enoteca della cantina sociale Colli Fiorentini-Valvirginio scambi un libro e ricevi un calice di vino. Antonio e Consuelo raccontano il loro locus amoenus ad un anno dal lancio dell’idea
Lo lodò Catullo nel Carme XXVIII e poi Cecco Angiolieri, ne scrisse Dante nel Purgatorio, William Blake e, dopo secoli, Guccini. Poesia e vino, vino e poesia. Qualcuno si è spesso chiesto se, più che semplice comparsa, una buona e pregiata bottiglia fosse la vera e propria musa ispiratrice di tanta produzione artistica. Una sorta di Fata Verde di Beaudelaire, ma di colore diverso. Tra i rari luoghi dedicati al matrimonio tra pagine e bicchieri, uno di essi è a Prato, in via Marradi, presso l’enoteca della Cantina Sociale Colli Fiorentini – Valvirginio.
L’idea “prendi un libro e lascia un libro” in enoteca
Il merito è di Consuelo, la moglie di Antonio Russo, proprietario del negozio che, circa un anno fa ha pensato di “dedicare un angolino ai libri. Su una botticella i clienti potevano appoggiare i loro volumi, consultare da qui quelli che già c’erano. Abbiamo visto – racconta Antonio – che l’iniziativa è stata apprezzata, tramite un passaparola sono arrivati in negozio anche nuovi clienti attirati dal connubio tra libri e vino: ora lo spazio per lo scambio dei libri si è allargato e ‘Prendi un libro e lascia un libro’ è piaciuto anche ai colleghi di altri punti vendita”. Romanzi e saggi, fumetti e libri per bambini, i libri che vengono lasciati in enoteca spaziano tra i più vari generi. In aggiunta alla buona lettura, la Casa offre anche il buon vino della Cantina Sociale Colli Fiorentini – Valvirginio, che ha il suo centro produttivo nella valle bagnata dal torrente Virginio, sul territorio comunale di Montespertoli.
Il buon bicchiere di vino: il Valvirginio dei Colli Fiorentini
La Cantina sociale dei Colli Fiorentini abbraccia le uve vinificate (8.000.000 kg) di oltre 850 aziende delle zone di produzione del Chianti Docg, del Chianti Classico Docg e del Toscano Igt. È stata la prima cantina cooperativa toscana ad aver installato, già dal 2011, un generatore fotovoltaico per tutelare il contesto naturale di cui la Cooperativa è parte integrante. Una scelta ecologista, quindi, quella di Antonio e Consuelo, oltre che intellettualmente stimolante. E, per usare le loro stesse parole “un modo per coccolare i nostri clienti e chi si trattiene a chiacchierare, di vino o letteratura è indifferente; ci piace far degustare i nostri prodotti e farli conoscere sempre meglio”.