Martedì 22 settembre, alle 15.30 la Terrazza Bardini del ristorante “La Leggenda dei Frati” (Firenze) ospita l’evento “Schiacciata d’autore”: dieci chef da tutta la regione preparano e raccontano le “loro” schiacciate toscane, accompagnate dai prodotti offerti dai consorzi della Mortadella di Prato e della Cinta Senese
Uno dei criteri che fanno la grandezza di un ristorante è quello dell’autarchia dei grani, ossia il fatto di provvedere da sé alla preparazione e al servizio di pane, grissini e schiacciate. Ecco perché, dopo il successo del “Censimento della schiacciata toscana” varato l’anno scorso da Aset (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana con Vetrina Toscana (il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio) ed Accademia della Crusca, quest’anno la palla passa dai fornai agli chef. Saranno ben dieci, martedì 22 settembre, a mettere a confronto stili, tecniche e segreti della panificazione: l’Aset ha selezionati dieci protagonisti del panorama gastronomico toscano chiedendo loro di cimentarsi con uno dei prodotti da forno simbolo della tradizione regionale, di cui forniranno la loro personale interpretazione in una degustazione tecnica su invito (e aperta al pubblico con prenotazione obbligatoria).
Ad ospitare l’appuntamento, a partire dalle 15.30, sarà la Terrazza Bardini del ristorante “La Leggenda dei Frati”, il cui anfitrione Filippo Saporito è uno degli chef selezionati dai giornalisti del settore. Le schiacciate verranno accompagnate dai prodotti offerti dai consorzi della Mortadella di Prato e della Cinta Senese, con spiegazione da parte degli chef di tecniche e modalità di preparazione e spazio ai presenti per eventuali commenti, domande e considerazioni.
“Il censimento della schiacciata – commenta il presidente ASET, Stefano Tesi – è un’avventura entusiasmante fortemente voluta dalla nostra associazione, che mette insieme gastronomia e analisi organolettica, sociologia e abitudini alimentari. Nessuno prima d’ora aveva pensato di farne uno”. Non sarà una gara, bensì un’occasione per capire come anche gli interpreti della cucina d’autore, coloro che attraverso il contatto diretto con il pubblico si fanno di fatto ambasciatori di tradizioni e memorie gastronomiche del territorio, si cimentano quotidianamente con questo prodotto. Come emerso dall’indagine dell’anno scorso (qui un resoconto) un Toscana la schiacciata conta qualcosa come 617 diversi nomi: la ricerca in corso mira ad accertarne le differenti tipologie, creando una sorta di “mappa delle eccellenze” oltre ad individuarne usi, modi e tradizioni di consumo.
Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, gli chef toscani che con entusiasmo hanno accettato di prendere parte all’incontro: Deborah Corsi (La Perla del Mare, Livorno), Cecilia Dei (La Gramola, Tavarnelle Val di Pesa), Stefano Frassineti (Toscani da sempre, Pontassieve), Andrea Gemignani (Da Filippo, Pietrasanta), Paolo Gori (Da Burde, Firenze), Remo Maestrini (La Vecchia Locanda, Scarlino), Enrico Panero (Da Vinci, Eataly, Firenze), Filippo Saporito (La Leggenda dei Frati, Firenze), Marco Stabile (Ora d’Aria, Firenze), Claudio Vincenzo (La Limonaia di Villa Rospigliosi, Prato).
Posti limitati, prenotazione obbligatoria via mail a press@asettoscana.it