La storica fattoria mugellana “Il Palagiaccio” lancia sul mercato Milk Gin, il primo gin italiano realizzato distillando latte e cereali
“Quanto azzurro e d’amor e di ricordi,
Gin, infido liquor, veggio ondeggiare.
Nel breve cerchio onde il mio gusto mordi.
O dolci selve di ginepri, rare,
A cui fischian nel grigio ottobre i tordi.
Lungo il patrio, selvaggio , urlante mare”.
Giosuè Carducci – Gin e ginepri (1881)
E’ noto che tecnicamente sia possibile distillare qualsiasi cosa, dando vita a quella nicchia per appassionati definita “distillati gastronomici”. E tra le materie prime legate al made in Tuscany – regione la cui ricchezza di biodiversità non smette mai di stupirci – ci sono tanto il ginepro, base per ogni variazione sul tema del gin, quanto il latte. Nel primo caso, questa pianta che cresce spontaneamente dal mare fino ai 1500 metri di altitudine, è presente in Toscana in ben 60 varietà tutte con bacche dalla qualità organolettica e qualitativa di altissimo livello. Nel caso del latte, invece, le colline del Mugello sono da sempre riconosciute come la zona di produzione più vocata della regione per qualità e quantità.
Ebbene, proprio dall’unione di queste due materie prime la storica fattoria mugellana Il Palagiaccio ha realizzato un prodotto decisamente singolare: il Milk Gin, un distillato dove la base alcolica deriva dalla fermentazione di latte e cereali, due prodotti che in Mugello esprimono un’autentica eccellenza.
Ultimo arrivato nel già ampio carnet della fattoria di Scarperia e San Piero – che già aveva prodotto una Milk Ale, una birra al latte – il Milk Gin si caratterizza per una calda rotondità e una persistenza molto prolungata rispetto a un gin tradizionale, esaltando così le note aromatiche tipiche del ginepro toscano e delle altre 10-15 botaniche presenti, tutte espressione della macchia mediterranea.
Il progetto del gin al latte nasce un paio d’anni fa, prima del Covid, collaborando con uno dei migliori barman di Firenze, al quale Il Palagiaccio fornisce i latticini. “Gli abbiamo chiesto supporto per creare un nostro distillato” spiega Carlo Bolli, responsabile commerciale della fattoria mugellana, che aggiunge: “Ci appoggiamo a una nuova distilleria fiorentina, di tre barman che hanno acquistato gli alambicchi in Olanda, e hanno iniziato a lavorare sei mesi fa. Da parte nostra, facciamo piccolissime produzioni, lotti da 50 a 100 litri, è un prodotto assolutamente artigianale (acquistabile qui). Peraltro un prodotto mai uguale, perché il latte è materia prima che cambia di giorno in giorno”.