venerdì 26 Aprile 2024
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Unione Ristoratori, lo chef Corelli è il nuovo presidente

corelli igles

Cambio al vertice dell’Unione Italiana Ristoratori: alla guida dell’associazione è stato chiamato Igles Corelli, ritenuto un maestro della cucina italiana d’autore. I suoi piatti sono considerati dagli esperti esempi di genialità e di alta professionalità, mentre la sua capacità divulgativa, la sua generosità e la disponibilità hanno contribuito alla crescita di tanti giovani appassionati, oggi chef famosi e apprezzati. Corelli ha conseguito i maggiori riconoscimenti della critica gastronomica italiana e internazionale durante la sua esperienza come chef al Trigabolo di Argenta (Ferrara): 2 stelle Michelin, 19,5/20 e 3 toques Espresso, 110/100 e Sole di Veronelli, 93/100 e 3 forchette Gambero Rosso, 30/30 con lode Bell’Italia, 4 templi su 5 Accademia Italiana della Cucina, 2 toques su 3 Pirelli, 103/110 Vif-Germania, posizionando il locale tra i primi 3 in Italia. Si occupa di consulenze per ristoranti italiani e stranieri, è direttore della scuola di cucina Les Chefs Blanches a Roma, ed è docente presso le scuole del Gambero Rosso ed è resident chef del ristorante Atman a Pescia in provincia di Pistoia.

Lo-chef-Igles-Corelli
Oggi l’Uir può contare su oltre 170 associati che crescono di continuo ed è l’associazione più rappresentativa d’Italia per questa categoria. Da due anni ha cambiando pelle e Corelli è il coronamento di tale mutazione ed evoluzione. Essere socio dell’Unione Italia Ristoratori oggi non vuol dire solo dare visibilità al proprio ristorante, bensì affidarsi e prendere parte a un sistema che mira a raggiungere obiettivi concreti per risolvere i problemi della ristorazione italiana. Il nuovo consiglio Uir sarà così composto: Gianfranco Isola del ristorante La Pineta di Genova Presidente Onorario, Igles Corelli dell’Atman di Pescia (PT) Presidente, Bruno Marsico del Globe di Milano, Massimiliano Masuelli della Trattoria Masuelli di Milano, Massimo Martina de Il Fiorile di Borghetto Borbera (AL), Diego Baro de L’Erbaluce di Caluso (TO), Antonio Corrado del Napoleon di Ancona, Massimo Spallino de La Vecchia Stazione di Canove (VI), Bruno Cingolani del Dulcis Vitis di Alba, Fabrizio Albini del Presidio di Ferrara, Gianni Addonizio del Tartufo di Revere (MN) e Salvatore Perrone del Benita di Cogoleto (GE).

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