Nasce Generazione Sangiovese: le aziende vinicole toscane insieme per promuovere l’artigianalità e l’autenticità del vitigno simbolo della regione
Se il vino è l’espressione del territorio, il Sangiovese è il vino più rappresentativo della Toscana, capace di regalare emozioni e piacere olfattivo e gustativo. E proprio per promuovere la cultura del vino toscano, è nato Generazione Sangiovese, un movimento voluto da vignaioli e proprietari di aziende vinicole delle colline toscane che producono vini, a base di Sangiovese ovviamente, con competenza, esperienza, passione ma soprattutto tradizione e cultura tramandata nelle singole famiglie toscane di generazione in generazione.
Lo scopo del movimento è quello di preservare il valore del vitigno toscano a dispetto dell’omologazione chimica e tecnologica che il Sangiovese sta subendo nel mondo agricolo a causa di una viticoltura industrializzata sempre più invadente e svilente. Un’unione che non toglie però forza alle singole produzioni, anzi, la accentua, valorizzandone artigianalità e particolarità.
Generazione Sangiovese è stato fondato da Costanza Cuccuini e Filippo Mazzorana, enologo, titolari di Enocofi srls, una società di consulenza enologica e servizi alle aziende vitivinicole che nasce all’inizio del 2021 in piena pandemia, insieme a sette aziende delle Colline Toscane: Poderino di Castellina in Chianti, Val di Lago di Montevarchi, Poggiagrilli di Certaldo, Fattoria di Terranuova di Terranuova Bracciolini, La Collina a San Casciano Val di Pesa, Fattoria di Doccia di Pontassieve e Perelli di Bucine in una zona a cavallo tra le province di Arezzo, Siena e Firenze. La speranza, naturalmente, e che altri produttori entrino nel movimento per rafforzarne l’attività.
Tutti sono produttori vitivinicoli impegnati a tramandare da generazione in generazione il lavoro, le memorie, le tradizioni e le passioni di vigna e che vivono in prima persona la quotidianità e la filosofia della propria azienda. Ogni vignaiolo lavora per produrre vini nel rispetto dell’ambiente e del territorio, per ottenere un prodotto finale che sia in grado di distinguersi per qualità e originalità. Nonostante il rispetto della tradizione, per garantire un vino di prima qualità, vengono adottate comunque tecniche moderne di produzione e vengono utilizzati strumenti e metodologie di lavoro migliori e all’avanguardia sia in vigna che in cantina.
Ne sono riprova i vini portati in degustazione in occasione del lancio di Generazione Sangiovese: vini di differenti annate, figli del loro territorio con caratteristiche differenti a seconda del terroir. Da quelli meno complessi ma comunque piacevoli da degustare come il Rubinato Chianti Rufina Docg 2019 bio della Fattoria di Doccia, ad altri che mostrano tutta la forza del Sangiovese con i suoi tannini un po’ ruvidi e un poco invadenti come Maestà Chianti Superiore Riserva Docg 2018 dell’Azienda Agricola Perelli; oppure vini più dolci ed eleganti seppur fortemente tannici come il Chianti Riserva Docg 2018 della Fattoria di Terranuova o complessi e strutturati con note balsamiche e minerali come Amalthé Rosso Toscano IGT per l’Azienda Agricola Val di Lago.
Oppure ancora molto ben bilanciati come Bello Stento Chianti Classico Riserva Docg 2013 dell’Azienda Agricola il Poderino e il Chianti Classico Riserva Docg 2017 dell’Azienda Agricola La Collina. È stato poi degustato anche il Rosso Toscana Igt Merlot 2018 dell’Azinda Agricola Poggiagrilli, un vino che, essendo a base di ueso vitigno inernazionale, ha mostrato tutta la sua dolcezza e morbidezza il profumo fruttato con sentori di frutti rossi e neri.