venerdì 26 Aprile 2024
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L’insetto Zorotypus e la sua strana modalità di accoppiamento

Protagonista di questo post è un insetto, Zorotypus impolitus, piuttosto sconosciuto. Improbabile è che qualcuno di voi lo abbia visto all’opera insieme alla femmina della sua specie: viste le dimensioni, lo spettacolo non sarebbe dei più entusiasmanti. Ecco perché

Zorotypus impolitus

L’off-topic di oggi è dedicato al mondo della ricerca e della scienza, che ha rivelato una volta di più quale e quanta varietà offra la natura. Protagonista di questo post è un insetto, tal Zorotypus impolitus, un insetto piuttosto sconosciuto dell’ordine degli Zoraptera. Sicuramente in pochi lo avranno visto di persona, dal momento che l’animaletto vive nell’humus tropicale. Ancora più improbabile è che qualcuno di voi lo abbia visto all’opera insieme alla femmina della sua specie: viste le dimensioni, lo spettacolo non sarebbe dei più entusiasmanti. Tuttavia, c’è chi ha investito tempo ed energie nell’osservarlo in azione, e – lungi dal cedere a suggestioni voyeur – ha scoperto che lo Zorotypus si accoppia in un modo decisamente strano. E’ il team di ricerca guidato dal professor Romano Dallai dell’Università di Siena. Dopo anni di osservazioni in laboratorio, i ricercatori hanno svelato la modalità molto particolare di accoppiamento e riproduzione dello Zorotypus impolitus. Il maschio di questo insetto, una sorta di termite che vive nell’humus tropicale, deposita sull’estremità addominale della femmina una goccia contenente un  unico spermatozoo gigante, lungo 3 millimetri e del diametro di 3 micron, in pratica lungo quanto il proprio corpo. E’ la femmina che provvede successivamente e in modo autonomo a posizionare lo spermatozoo nelle proprie vie genitali.

L'insetto Zorotypus
L’insetto Zorotypus

Questo sistema di accoppiamento è unico in tutti gli insetti alati. E’ la prima volta infatti che viene descritto negli pterigoti, mentre in antichi gruppi di insetti non alati si possono trovare casi di trasferimento esterno degli spermatozoi, ma con modalità del tutto differenti. Secondo i ricercatori quello dello Zorotypus impolitus è un caso di evoluzione al contrario, poiché si attua con una modalità di riproduzione abbandonata da tutti gli altri insetti milioni di anni fa. Lo studio coordinato da Dallai è stato pubblicato da Naturwissenschaften, The Science of Nature, edito da Springer-Verlag . Gli autori sono R. Dallai, M. Gottardo, D. Mercati, R. Machida, Y. Mashimo, Y. Matsumura, R. G. Beutel.

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