Presentata a Firenze la guida Vignaioli e Vini d’Italia 2016 del Corriere della Sera: una pubblicazione che suona come un racconto corale delle storie di 200 produttori e dei loro vini simbolo
La guida del Corriere della Sera assolve perfettamente al suo compito e “guida” il lettore, senza giudicare, conducendolo tra le storie di 200 cantine d’eccellenza. Luciano Ferraro, caporedattore del Corriere della Sera e Luca Gardini, sommelier di fama internazionale, hanno dato vita alla terza edizione di questa pubblicazione che non riporta né voti né classifiche, ma si afferma piuttosto come un racconto corale delle storie di 200 produttori e dei loro vini simbolo. Il criterio della selezione? L’autenticità dei vini, o per dirla con le parole degli autori “Vini che mantengono quello che promettono”. Una raccolta di volti, storie e suggestioni che diventano stimoli per conoscere il vino. Vignaioli e Vini d’Italia sono etichette si, ma soprattutto storie e volti che fanno capolino dalle pagine di questo volume: dalle grandi famiglie dell’aristocrazia del vino, allo studioso di storia antica che ha resuscitato un vecchio palmento sull’Etna, dall’eretico della Franciacorta protagonista di un racconto giallo, all’ex reginetta di bellezza sedotta dal fascino del vino.
Tra le novità di quest’anno di Vignaioli e Vini d’Italia si segnala la presenza dei consigli per l’abbinamento ideale. Il cibo giusto, infatti, è il complemento principe che completa ed enfatizza il vino. Un altro aspetto interessante riguarda i consigli pratici che quest’anno vertono sulla conservazione del vino e sulle corrette temperature di servizio. La guida si apre con tre riconoscimenti speciali e relativi ritratti: Vignaiolo dell’anno (Beppe Rinaldi,detto «Citrico», intellettuale agricolo e barolista anarchico), Giovane vignaiolo (Giovanni Neri di Casanova di Neri), Vignaiola innovatrice (Silvia Maestrelli, toscana d’origine e siciliana d’adozione), due dei quali vanno proprio a vignaioli toscani. La Toscana ha una nutrita presenza (38 aziende) di cui ben 7 le new entry: i Balzini (con Antonella D’Isanto nella foto in alto), Castello del Terriccio, Castiglion del Bosco, il Marroneto, Mazzei, La Sala, Sassotondo.
“Il vino sa rivestire il più sordido tugurio d’un lusso miracoloso e innalza portici favolosi nell’oro del suo rosso vapore, come un tramonto in un cielo annuvolato”: questa è la frase di Charles Baudelaire da I Fiori del Male che si trova nel risvolto della copertina di Vignaioli e Vini d’Italia. Niente di più appropriato visto che il vino, quando è buono è davvero poesia.