venerdì 26 Aprile 2024
HomeNewsLa Via del...

La Via del Tè festeggia 60 anni e punta su sostenibilità e miscela 100% italiana

La Via del Tè festeggia 60 anni in grande stile: la prima miscela 100% italiana, attenzione all’ecosostenibilità e un pairing stellato alla Leggenda dei Frati

Era il lontano 1961 quando Alfredo Carrai, imprenditore lungimirante e grande appassionato di tè, si lanciò in un’avventura unica e affascinante, introducendo in Italia il consumo e la cultura di questa antica bevanda, la più bevuta al mondo dopo l’acqua, ma all’epoca ancora poco apprezzata nel nostro Paese. Ebbene, quell’audace scommessa chiamata La Via del Tè oggi è diventata un’eccellenza italiana conosciuta in tutto il mondo. Eccellenza che il 28 settembre 2021 ha compiuto ben 60 anni, annunciando due grandi obiettivi a margine del pranzo stellato organizzato a “La Leggenda dei Frati” dello chef Filippo Saporito, bravo insieme a Regina Carrai a realizzare un convincente e colorato pairing attraverso gli stessi principi che guidano gli accostamenti con vino, birre o spirits: affinità o contrasto. Nel primo caso citiamo la faraona con funghi, uva e cicoria abbinata a una tisana di rosa canina e mirtillo, nel secondo il risotto al cavolo rosso con burro acido, calamari e live, servito insieme a un tè nero Earl Grey Imperiale.

Ma veniamo ai due traguardi da raggiungere… Il primo è la creazione di una miscela di tè tutta italiana e i lavori in tal senso sono già alla stretta finale: tè verde di base, raccolto a mano all’inizio di giugno 2021 e lavorato artigianalmente, è il risultato della partnership tra La Via del Tè e la piantagione sperimentale di Premosello in Val d’Ossola, vicino al Lago Maggiore. A questo ingrediente sono stati aggiunti petali di rosa italiana e scorza di bergamotto italiano, ottenendo così una miscela morbida con leggere note di castagna, tipiche dei migliori tè verdi e profumo di agrume. Da questa collaborazione è già nata la miscela “Anniversario”, edizione speciale a tiratura limitata che ha voluto celebrare proprio i 60 anni dell’azienda, ma l’obiettivo ultimo è quello di riuscire a creare la prima produzione stabile di tè italiana.

Il secondo obiettivo porta invece all’eco-sostenibilità. Anche La Via del Tè sta facendo la sua parte e, in questo ultimo importante trimestre, ha optato per eliminare la plastica dagli imballaggi di spedizione, utilizzando al suo posto carta certificata FSC per una gestione forestale responsabile e per realizzare tutti i suoi shopper in materiale completamente riciclabile incluso il cordino.

Due sfide alquanto ambiziose, che mostrano però lo spirito che ha da sempre contraddistinto l’azienda fiorentina. Potremmo chiamarlo “business family”, ma forse ad Alfredo e sua moglie Lalla piacerà più il termine “passione di famiglia”. Quella passione che i due genitori hanno trasmesso negli anni per primo al loro figlio Leonardo e poi anche a Paolo, Regina, Giulia, Anna e più recentemente Valentino. Una storia d’amore, quella dei Carrai per il tè, tramandata fino alla terza generazione (i nipoti più grandi sono entrati in azienda nel 2012), che racchiude sicuramente uno dei segreti del successo de La Via del Tè tanto in Italia quanto all’estero con la più svariata clientela: departement stores, boutique alimentari, negozi specializzati, erboristerie e le migliori realtà HoReCa, dai caffè storici, ai ristoranti stellati, ai luxury hotel, con una forte crescita negli ultimi anni delle esportazioni, a dimostrazione dell’apprezzamento della qualità e del packaging di stile italiano.

Oggi, dopo 60 anni di attività, La Via del Tè va avanti proprio con la stessa passione e lo stesso impegno dei suoi primi inizi. “Il tè è una bevanda davvero unica, è intima e socializzante allo stesso tempo, unisce Oriente e Occidente e ti insegna la pazienza. Per fare un buon tè non ci vuole fretta e mentre aspetti ti concentri sul momento presente e basta”, chiosa Alfredo Carrai in persona.

Rimani aggiornato: iscriviti!

Emiliano Wass
Emiliano Wass
Antropologo, docente universitario, consulente editoriale, traduttore e curatore. All'enogastronomia arriva dall'antropologia, convinto che il cibo sia l'unico vero elemento identitario delle persone. Ha svolto lavoro di campo in Messico, occupandosi di diritti e tradizioni indigene. Ha scritto su Finzioni, Doppiozero, Scrivo.me, Distillerie.it.

ARTICOLI SIMILI

Lo chef Francesco Marchese (FRE, una stella, all'interno del Réva Resort a Monforte d'Alba, nelle Langhe) lancia il "menù smart" a 70 euro

DELLO STESSO AUTORE

Continua a leggere

Mixology, l’ultima frontiera: alla cocktail week di Udine il pairing con gli insetti

Udine: torna la Cocktail Week tra guest con barman di spicco, cene in stile asiatico, tattoo, ikebana e… pairing con gli insetti: dal 25 aprile al 2 maggio ricco carnet di appuntamenti all’insegna delle contaminazioni sensoriali col mondo orientale. Ecco tutti gli eventi

Fiesole, tre fil rouge per il menù d’esordio di Antonello Sardi al ristorante Serrae

Il menù d'esordio dello chef fiorentino al ristorante Serrae dell'hotel Villa Fiesole - nell'omonima cittadina - punta sull'uso di fondi diversi, su sapori netti e sulla valorizzazione dei vegetali del territorio

Dove mangiare all’aperto a Roma? Otto locali tra pop e gourmet

Tra le tante opzioni che riserva Roma, abbiamo selezionato otto ristoranti dove poter mangiare all’aria aperta e godere di ottimi menu stagionali sotto il cielo della città eterna.