venerdì 19 Aprile 2024
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Max Musto, l’uomo del destino alla guida del Four Seasons Hotel Firenze

Abbiamo incontrato Max Musto, che da pochi giorni è il nuovo direttore generale del Four Seasons Hotel Firenze: il suo arrivo in città ha visto una serie di coincidenze che farebbero la gioia di ogni convinto fatalista

max musto direttore Four Seasons Firenze

Per chi non crede alla sorte si tratta solo di coincidenze. Per chi invece preferisce leggere nelle vicende umane i segni del destino – e Napoli ha con la smorfia una tradizione secolare, sull’interpretazione dei fatti in chiave scaramantica – l’arrivo di Max Musto alla guida del Four Seasons Hotel Firenze sembra scritto nelle stelle. Le circostanze che hanno portato in Borgo Pinti il nuovo direttore generale vedono infatti allinearsi una serie di coincidenze che farebbero la gioia di ogni convinto fatalista. In primis Musto stesso, secondo cui “nulla avviene per caso”.

Patrizio Cipollini

La profezia di Cipollini

“Tra direttori era normale incontrarsi nelle strutture alberghiere sparse in giro per il mondo. Una volta mi trovavo a Mosca a dirigere il Four Seasons locale, quando venne a trovarmi Patrizio Cipollini. Passeggiavamo insieme e gli parlavo con entusiasmo di quella location, quando mi mise una mano sulla spalla e sorridendo mi disse ‘continua così che quando mi ritirerò verrai a dirigere il mio Four Seasons a Firenze’. Da allora sono passati anni, ma alla fine le sue parole si sono avverate. All’epoca mi colpì il fatto che si riferisse all’hotel come il ‘suo’ ma avendo conosciuto Patrizio e messo piede in Borgo Pinti adesso capisco la scelta di quella sua espressione: lo considerava parte della sua famiglia”.

cortile

Le valigie ancora da disfare

Il tempismo è tutto. Max Musto e famiglia (la moglie thailandese e i bambini Massimo di 13 anni e Marcella di 10) hanno sempre vissuto nelle città dove il direttore ha prestato servizio, proprio in Thailandia negli ultimi anni. A lungo, Musto aveva insistito con l’anziana madre affinché lasciasse Napoli per venire a stare con loro nel Paese del Sud-est asiatico. Bene, quando alla fine convinse la signora a lasciare l’Italia e trasferirsi in Thailandia, nemmeno il tempo di disfare le valigie che è arrivata la telefonata con la notizia dell’incarico fiorentino. Retrofront immediato, quindi.

max musto direttore Four Seasons Firenze

Un Napoletano a Firenze

Un’altra curiosità che mostra come l’arrivo di Max Musto a Firenze fosse scritto nelle stelle riguarda la fede calcistica del nuovo direttore: napoletano di nascita e tifoso partenopeo di lungo corso, ha conservato e alimentato la passione per la maglia azzurra nei 30 anni passati in giro per il mondo prima di arrivare in riva all’Arno. E indovinate contro chi giocherà la Fiorentina la prima di campionato, quest’anno? Esatto. “Vuol dire che mi farò subito un po’ di nemici” chiosa sereno il direttore.

camera

Alla scoperta di Firenze

Al di là delle coincidenze e del destino, Max Musto – classe 1969 – ha già messo la sua impronta sulla struttura di Borgo Pinti. “Mi sono posto come obiettivo di incontrare entro il primo mese tutti i quadri del Four Seasons Firenze, guardarli negli occhi e capire insieme il da farsi. Il secondo step è visitare personalmente tutte le tipologie di offerte, sia le nostre camere che gli altri hotel di analogo livello, mentre il terzo sarà visitare Firenze e le sue attrattive. Anche culinarie, naturalmente: ho già una lista di ristoranti e trattorie da provare…”.

cortile interno

Squadra che vince non si cambia

“Continuerò a costruire ciò che ha reso grande il Four Seasons Hotel Firenze”. Intanto, Max Musto trova un hotel che negli ultimi anni si è aperto alla città. “Dal parco privato più grande della città alla piscina fino al cocktail bar e il ristorante, questa struttura crea grandi connessioni emozionali con i suoi fruitori, grazie al fatto che chi ci lavora sviluppa un profondo senso di appartenenza e riesce a trasmettere emozioni sentendosi parte integrante dell’albergo. Sono rimasto colpito dall’integrazione con la città, e mi ha meravigliato la percentuale di residenti (60%) che usufruisce dei nostri servizi. Firenze in fondo è un paesone, la connessione con il Four Seasons deve continuare”.

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