Non è soltanto un tocco di Toscana nel cuore di Milano, ma una sorta di Eataly territoriale che somministra e vende le eccellenze di circa 150 aziende: è Toscanino Milano, primo step del progetto di promozione food & beverage di Simone Arnetoli e Laura Tosetti
Qualcuno lo potrebbe paragonare a una sorta di Eataly territoriale toscano, vista la presenza di 150 aziende made in Tuscany tra gli scaffali. Qualcun altro potrebbe azzardare un parallelo con una sorta di consolato o ambasciata del Granducato di Toscana in terra lombarda. Come al solito, la verità sta nel mezzo. E nel mezzo c’è Toscanino Milano, la boutique di prodotti toscani aperta a Milano. Ne avevamo parlato qui, raccontando il progetto, ma adesso – al termine di una lunga gestazione – finalmente Toscanino ha aperto i battenti. Non solo, inizia a raccogliere la curiosità e l’interesse di chef di prima fascia, da Gennaro Esposito in giù.
L’idea di Toscanino Milano è di Simone Arnetoli e Laura Tosetti: “Abbiamo voluto dar vita – spiegano – a una sorta di accogliente casa toscana, che coinvolgesse i cinque sensi. Qui tutto ciò che si vede, si tocca, si assapora, beve, annusa e ascolta è pensato e prodotto nella nostra regione”. Una eccezione, le eleganti posate d’ottone dorato. Ma l’eccezione, si sa, conferma la regola.
Il locale – all’angolo tra via Melzo e via Lambro – richiama l’atmosfera rustica, rurale e accogliente delle case toscane: le pareti al piano terra e al primo piano, dove trovano posto circa 70 coperti, sono tappezzate di bottiglie di vino e olio, di confezioni di pasta e conserve, coltelli di alta qualità, biscotti e così via. Tutti i brand rigorosamente made in Tuscany (dal Laudemio ai Mattei di Prato fino a Saladini).
A cavallo tra somministrazione e vendita, Toscanino Milano è strutturata a moduli: si parte con il corner della panificazione in cui spicca la “Sbirulina” (pasta di focaccia avvitata su se stessa), a seguire la vetrina con i piatti tipici toscani in esposizione – preparati secondo il manuale, esattamente come dice la tradizione – e le “fiorentine” griffate Falorni, infine il bancone dei cocktail, anch’essi ispirati al Granducato e ai suoi protagonisti (Tuscan spritz, Tiki Taka di Orbetello, Caterina de’ Medici, ecc…).
Veniamo al menù, che rispecchia la più pura ortodossia gastronomica toscana: sia le materie prime che le lavorazioni presenti a Toscanino Milano (frutto dell’esperienza di Arnetoli & Tosetti con Galateo) sono proprio quelle che pretendono i puristi. In altre parole, niente contaminazioni, rivisitazioni, interpretazioni e così via.
Ci sono i taglieri di formaggi e salumi, seguiti da evergreen come la pappa al pomodoro, la ribollita, la trippa, la bistecca alla fiorentina, le braciole rifatte, il baccalà alla livornese, i biscotti di Prato, il vinsanto, i brigidini di Lamporecchio e le cialde di Montecatini. Il tutto accompagnato dai vini con un ricarico minimo rispetto al prezzo di vendita interno.
In quanto al banco bar, è affidato a Cocktail Mixology, un’azienda guidata da tre bartender (Stefano Mazzi, Adrian Everest e Danny Del Monaco, già Campione del mondo 2002 Bacardi Martini Gran Prix) che hanno creato una carta completa, incentrata sull’utilizzo di ingredienti come il vermouth pratese o il chinotto, come nel caso del “Toscanino”, il cocktail signature a base di pompelmo rosa, confettura d’albicocca, vino rosso, homemade ai fiori di sambuco, bitter al tabacco e chinotto. Viene servito con menta e rosmarino.
Toscanino Milano
via Melzo, 20129 Milano
Telefono:02 7428 1354