venerdì 26 Aprile 2024
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Toscana da bere, viaggio tra i cocktail bar della regione: Habitat (Montecatini)

Torna Toscana da bere, il viaggio tra i cocktail bar del Granducato: da un’idea di Federico Bellanca, ogni settimana passiamo in rassegna i luoghi del “bere bene” miscelato. Oggi andiamo a Montecatini per scoprire Habitat

Toscana da bere, viaggio tra i cocktail bar della regione: Habitat (Montecatini)

Chi pensa a Montecatini pensa immediatamente all’acqua. Nella località toscana famosa per terme infatti, ogni anno migliaia di turisti affollano gli hotel per godere degli effetti benefici delle sorgenti. Ma da queste parti non è solo per l’acqua che si può venire, ci sono anche cocktail bar di livello che possono da soli valere il viaggio. È il caso di Habitat, che dal 2016 si è posto l’obiettivo di alzare il livello della miscelazione nella via dei locali della città. Aperto grazie all’intuizione ed alla capacità imprenditoriale di tre soci, e affidato alle cure ed alle intuizioni di Federico Filippelli (uno che vive i cocktail come una passione più che come un lavoro, tant’è che si occupa anche di tenere corsi AIBES a livello locale), il locale si è in meno di due anni guadagnato un gran pubblico di appassionati, sia tra chi è di passaggio o in vacanza, sia tra i montecatinesi, fino a diventare meta di pellegrinaggio per gli appassionati da Pistoia e Prato.

Toscana da bere, viaggio tra i cocktail bar della regione: Habitat (Montecatini)

Il motivo è una carta cocktail studiata nei minimi dettagli, che edizione dopo edizione ha sempre voluto alzare il livello. Se negli ultimi mesi infatti la missione del locale era l’utilizzo del prodotto italiano, nell’ultima versione del menù lo scopo preposto è portare il cliente a compiere un viaggio attraverso i cinque sensi (e se vi sembra facile, vi consiglio di provare il cocktail dedicato al tatto o quello dedicato all’udito!).

Vista la passione di Federico per il whisky inoltre, il locale è anche una tappa da non perdere per gli appassionati di questo distillato, trattato con un occhio speciale per essere apprezzato e goduto anche dal pubblico femminile, solitamente un pò più scettico nell’ordinarlo, come dimostra l’ “American Wood” (foto in apertura), a base di Rye Whiskey, sciroppo d’acero e lamponi homemade e vermouth cocchi. Oltre a una selezione interessante di cocktail il locale offre anche una piccola offerta di tapas per chi volesse trattenersi ad aperitivo o cena, ed ogni martedì dalla prima settimana dall’apertura ad oggi ha sempre offerto live music di livello. Decisamente un’ottima scusa per mettersi in macchina ed andare a scoprire questo locale e le sue creazioni!

Toscana da bere, le puntate precedenti:

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