Quattro interessanti novità nel panorama gastronomico fiorentino: riapre il Caffè Italiano, mentre debuttano la cucina lucana di Gunè in San Frediano, i “plateau” di mare di Gan in lungarno Ferrucci e il cocktail bar Habitat in San Lorenzo
Tre novità e un gradito ritorno: a pochi giorni dall’apertura di Godi Fiorenza in via Cavour (qui) e l’annuncio del ritorno di don Antonio Starita (qui) la Firenze gastronomica conta almeno altre quattro novità. Riapre il Caffè Italiano di Umberto Montano in via Isola delle Stinche, e debuttano in città la cucina lucano-toscana di Gunè in San Frediano, i “plateau” di mare di Gan in lungarno Ferrucci e il cocktail bar Habitat che raddoppia la sede di Montecatini. Eccoli:
Bar, pizzeria, ristorante ecc…: ritorna il Caffè Italiano e si fa in quattro
Lo storico locale di via Isola delle Stinche riapre superando il concetto di caffetteria, ristorante, bar o pizzeria e si propone più semplicemente come luogo di incontro e del gusto a tutto tondo. Una cucina semplice, l’autentica pizza napoletana e una fornita cantina: la nuova immagine del Caffè Italiano riflette – nelle intenzioni del suo deus ex machina, Umberto Montano – valori come cura, manualità, ricerca creativa e soprattutto semplicità e accessibilità. Per il nuovo corso, Caffè Italiano ha generato un progetto di condivisione con 4 maestri artigiani del gusto: Gionata d’Alessi da Bolgheri porta in città i sapori della costa toscana ed insieme ad un’articolata attività rivolta alla carne; l’enotecaro Sandro Soltani del caffè Sant’Ambrogio (da due anni a fianco di Umberto al Mercato Centrale) che cura le 106 etichette disponibili al calice, inclusi grandi vini d’Italia e d’oltralpe; Guglielmo Vuolo da Napoli, che (forte dei 3 spicchi del Gambero Rosso) sbarca a Firenze per raccontare la pizza napoletana contemporanea con una “carta dei pomodori”; il veterano Carmelo Pannocchietti, cuoco siciliano che già dal 2016 ha dato vita a Arà è SUD, ristorante di specialità siciliane.
Apre Gunè: in San Frediano arriva la cucina lucana
Arriva in San Frediano una proposta culinaria che parte dalla “memoria dei sapori della cucina toscana e lucana” e dalla conoscenza delle materie prime dei due territori da parte di Nicola Langone, titolare e ideatore del progetto Gunè, parola greca antica (γυνή) che significa Donna e che rimanda a quelle che erano le donne di casa e che gli hanno trasmesso l’amore per la cucina. Una selezione di piatti che privilegia la stagionalità e la particolarità delle materie prime: dai lampascioni piccanti alle acciughe del mar Cantabrico fino ai peperoni cruschi di Senise, oltre a pasta e pane fatti a mano. Ogni piatto ha un nome per rendere le sensazioni ancora più visive: il polpo cotto a bassa temperatura ripassato alla griglia su spuma di patate e lampascioni piccanti diventa un “Tentacolo osé”, mentre “Come lo faceva mamma” è uno dei piatti di punta con frizzuli fatti in casa con sugo lucano, rafano piccante e pecorino di Moliterno.
Gan, il plateau di mare sul lungarno Ferrucci
Nuova scommessa per la famiglia Nardi, già titolare dello Zibibbo a Careggi (e dello Zibibbo 2.0 in via delle Seggiole): GAN, il cui nome deriva dalle iniziali dei membri della famiglia, punta sulla cucina di mare e soprattutto sui grandi “Plateau” formati da ostriche o crostacei. Su tutti il Gran Royal, da dividere in due, con astici, granchi reali, gamberi blu, tartufi, fasolari, scampi, mazzancolle e ostriche. In un ambiente minimale ma raffinato, dal design contemporaneo ed essenziale, il menù spazia dal Risotto allo zafferano con tartare di gamberi rossi e burrata fino ai Tagliolini al nero di seppia con vongole e bottarga di muggine o alla ricciola laccata al miele con asparagi, ma è sul luxury che il Gan ha una marcia in più, offrendo Caviale nero Sevruga, noci di capesante, foie gras di polpo con pan brioche alla cannella o escargot alla Bourguignonne.
Cocktail bar, Habitat raddoppia: da Montecatini a San Lorenzo
Habitat da quando aprì nel 2016 a Montecatini si è posto l’obiettivo di alzare il livello della miscelazione nella via dei locali della città. Il successo del format è stato tale che dal 18 Aprile sarà possibile goderne anche a Firenze, in Via del Giglio 59 (di fronte alle cappelle medicee, nel cuore del quartiere di San Lorenzo). Questa nuova apertura manterrà l’attenzione ai cocktail tipica del suo omonimo nel pistoiese, grazie ad una squadra di bar composta da Micheal Bolognesi e Alessio Favi, e coordinata da Federico Filippelli (uno dei nomi noti della nostra amata “Toscana da Bere“, già da tempo responsabile del bancone a Montecatini), ma proporrà un’offerta molto ampia per qualsiasi ora del giorno. Aperto dalle 7 del mattino infatti, partirà proponendo servizio di bar caffetteria, per poi lungo la giornata spaziare tra light lunch, brunch e tapas. Da provare saranno gli aperitivi al tagliere, che tanto successo hanno portato al locale originale, tanto quanto la proposta di cocktail bar e mixilogy attiva fino alle 2 di notte