Con questa settimana riaprono (quasi) tutti i ristoranti di fine dining fiorentino. Facciamo il punto della situazione
Mancano all’appello soltanto l’Ora d’Aria (che riapre a settembre) e la Bottega del Buon Caffè (che invece sembra destinata a uno stop ben più lungo), ma per il resto tutti gli stellati fiorentini e gli altri locali del fine dining cittadino hanno riaperto i battenti. Dall’Enoteca Pinchiorri, che dopo un’apertura “soft” e graduale aspetta il ritorno in città dei turisti altospendenti da oltreoceano, al Palagio del Four Seasons Hotel alla sua prima estate senza Vito Mollica, che a breve sarà fresco di partenza alla volta di Dubai.
Riapre anche il Santa Elisabetta dell’Hotel Brunelleschi, che di recente è entrato a far parte della collezione Virtuoso) che proprio oggi inizia il servizio dopo lo stop dovuto alla pandemia. L’executive chef Rocco De Santis insieme al restaurant manager Alessandro Fè accoglieranno gli ospiti dal martedì al sabato, con i 7 tavoli ben distanziati e il menù ricercato che è valso al locale la seconda stella Michelin. Nella stessa giornata riapre anche il ristorante Winter Garden del St. Regis Hotel, in piazza Ognissanti, con la cucina di Gentian Shehi.
E ancora: a inizio giugno ha riaperto Borgo San Jacopo con lo chef Claudio Mengoni, e pochi giorni più tardi la Torre del Castello del Nero a Barberino Tavarnelle (Fi) con lo chef Giovanni Luca Di Pirro e la Gucci Osteria di Karime Lopez, che per l’occasione ha presentato come piatto della ripartenza il “Vicia e Faba” ispirato alla primavera: “Si tratta – spiega la chef – di un’ode alle fave e alla loro purezza. Il verde che simboleggia un paesaggio in rinascita, ci rimanda alla fine dell’inverno, un segnale che i bei tempi – la bella stagione, la rinascita della natura e una nostra rinascita – stanno arrivando”.
Complice la disponibilità di spazi all’aperto, aperture ancora precedenti per Antonello Sardi alla tenuta Le Tre virtù in Mugello, per l’Osteria a Passignano nell’omonima Badia e per Filippo Saporito alla Leggenda dei Frati, a Firenze. Adesso il fine dining fiorentino è (quasi) al completo.