venerdì 29 Marzo 2024
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Dall’Hamburger al Pastrami: i 5 piatti da non perdere a New York (e dove assaggiarli)

Nuovo episodio della rubrica curata  dedicata alla cucina internazionale: tra Hamburger e Pastrami passiamo in rassegna i cinque piatti da non perdere a New York, negli Stati Uniti, e dove assaggiarli

Skyline di New York Immagine gratis - Public Domain Pictures

Sogno di una notte estiva. In attesa di poter tornare a volare anche oltreoceano, fantasticare un viaggio a New York è sicuramente una soluzione divertente per riavvicinarci – almeno mentalmente – alla normalità. La “Grande Mela”, col suo inconfondibile skyline, i suoi taxi gialli, i suoi affaccendati cittadini, il suo melting pot… Non è certo un caso, infatti, che la grandezza, la ricerca dello stupore e la multi-culturalità si riflettano anche nella sua ricca offerta gastronomica: dal classico hamburger alla New York Cheesecake, passando per il pastrami, la cucina cinese, quella giapponese o tex mex, fino a donut, hot-dog e tutti gli altri fast food tipici del celebre American Dream. Scegliere cinque piatti da provare a Manhattan e dintorni? In un contesto così variegato sarebbe davvero impossibile individuarne appena cinque: premettiamo, dunque, che nella nostra rassegna ci baseremo esclusivamente su gusti personali e blasone storico dei locali.

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1) Hamburger

Il simbolo per eccellenza dello stile di vita frenetico e consumistico made in USA non è altro che una polpetta di carne macinata e pressata, di solito di origine bovina, cotta sulla piastra e inserita in un panino con altri ingredienti a piacimento e/o salse. Un cibo di origine tedesca, come ci insegna il suo stesso nome, che a New York City vanta ovviamente un numero quasi illimitato di proposte: tra catene di fast food, diner, steakhouse o ristoranti gourmet. E ancora… Tra delivery, take-away, street food o ristoranti veri e propri. Sempre accompagnato, ovviamente, dalle immancabili french fries (patatine fritte) e da una bibita zuccherata e gassata.

Dove mangiarlo? Chi ha detto che in un fast food non è possibile mangiare un hamburger di buona qualità? Shake Shack è la risposta giusta per chi vuole provare l’esperienza del fugace panino americano, nutrendosi però in modo (quanto più possibile) sano. Nata da un carretto a Madison Square Park nel 2004, oggi questa catena con sede proprio a New York City afferma di usare solamente carne di vacca angus tutta al naturale e completamente libera da ormoni e antibiotici, offrendo a newyorkesi e turisti di tutto il mondo i migliori hamburger della città.

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2) Pastrami

Dal classico panino americano al panino etnico, il passo è breve ma la popolarità è quasi la stessa. Piatto tipico della cucina rumena, turca e israeliana, il pastrami consiste in fette di manzo molto sottili derivanti da un rigoroso processo di conservazione e cottura: la carne viene infatti prima conservata sotto salamoia, poi essiccata, condita con varie spezie come aglio, coriandolo, pepe nero, paprica e chiodi di garofano (solo per citare le principali), affumicata e, infine, cotta al vapore. Sono stati gli immigrati romeni a portarlo negli States all’inizio del XX secolo, dando vita a uno sfizioso sandwich a base di pane di segale, pastrami, crauti e senape oppure, più semplicemente, a una deliziosa guarnizione per insalate e hamburger. 

Dove mangiarlo? Ricordate l’orgasmo simulato da Meg Ryan in “Harry, ti presento Sally”? Bene, la locanda affollata che fa da cornice a questa scena cult del cinema non è certo casuale: Katz’s Delicatessen, il tempio del pastrami dove orde di clienti affamati degustano ogni giorno enormi panini accompagnati da french fries o pickle giganti (cetrioli sottaceto).

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3) Hot-dog

Un altro panino, un altro piatto figlio del melting pot e della cultura americana (anch’esso di origine tedesca come nel caso dell’hamburger). Da gustare a ogni ora della giornata, per esempio in uno spuntino pre-pranzo, a merenda o in un irresistibile attacco di fame a mezzanotte, magari mentre si cammina affascinati e incuriositi per le strade della città, nell’intento di scorgere la vetta dell’Empire State Building o del nuovo One World Observatory. La ricetta? Semplice: pane morbido dalla forma oblunga, tagliato a metà e farcito col classico würstel, prima di essere “annaffiato” con ketchup, maionese, senape o altre salse più particolari.

Dove mangiarlo? Chi, tra coloro che ha avuto la fortuna e il piacere di visitare New York, non si è mai divorato in pochi secondi un hot-dog ambulante di Sabrett? Altrimenti, per provare qualcosa di più elaborato e memorabile, consigliamo il famosissimo Nathan’s a Coney Island, un colosso della viennese e ormai una certezza in tutti gli Stati Uniti.

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4) New York Cheesecake

Dopo tanto salato, è arrivata l’ora di passare al dolce! Quale dessert, se non la New York Cheesecake, per chiudere in bellezza il nostro menù iper-calorico? Parliamo di un altro piatto tipico della tradizione americana, realizzato con una base fragrante di biscotti e una crema di formaggio cremoso. È proprio questo, difatti, l’ingrediente principale che differenzia la versione a stelle e strisce della Cheesecake made in NYC da quella degli altri Paesi: come indica il suo stesso nome, il formaggio la deve fare da padrone assoluto! Con una morbidezza unica e un sapore dolce e al contempo acidulo, grazie al topping di panna acida e alla pioggia di frutti di bosco che ricopre per intero la torta.

Dove mangiarla? Da Two Little Red Hens, per esempio. Questa bakery serve infatti una delle New York Cheesecake più buone della città! Piccolo ma accogliente, il locale si può distinguere fin da lontano grazie alla sua emblematica tenda rossa, per poi sedersi al tavolo e provare la sua Cheesecake dal cuore cremoso e un’inconfondibile crosticina croccante di colore marrone.

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5) Donut

Ultimi non certo per importanza, i donut insieme ai pancake rappresentano la colazione più autentica. Frittelle originarie proprio degli Stati Uniti e del Canada, a forma di ciambella o senza buco, si trovano ovunque e si possono apprezzare davvero in ogni tipo di forma, dimensione, preparazione e sapore: esistono infatti tanto donut vuoti (chiamati ring doughnut) quanto donut farciti (filled doughnut), con zucchero o meno, ricoperti di cioccolato e/o glassa d’acero, ripieni o più semplici. Un universo di ciambelle, insomma, che già al di là del vetro del bancone farebbe venire l’acquolina in bocca a Homer Simpson in persona. Ma anche a tutti noi…

Dove mangiarlo? Se Kat’z Deli è il tempio del pastrami, The Doughnut Project è senza alcun dubbio il tempio delle ciambelle. Come hamburger, hot-dog, pancake o cheese-cake, a New York è sì possibile gustare ottimi donut in ogni dove, ma questi hanno sicuramente un surplus in termini di cottura, ingredienti e attenzione ai dettagli. Provare per credere.

E se vi siete persi qualcosa….

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